24-03-2021 · Visione

Valutare i potenziali risvolti negativi degli investimenti

Gli investimenti sostenibili sono fatti per generare rendimenti e non arrecare danni al pianeta o alla società. Alcuni, tuttavia, hanno un effetto negativo; fa parte della vita. La specialista di azionariato attivo Anouk in ‘t Veld spiega come il nuovo regolamento dell’UE costringerà a segnalare tali effetti negativi.

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  • Anouk in 't Veld - Active Ownership Specialist

    Anouk in 't Veld

    Active Ownership Specialist

La sostenibilità fa parte da tempo del nostro DNA. Crediamo infatti che l’integrazione di fattori sostenibili nel processo d’investimento favorisca decisioni d’investimento più consapevoli e generi rendimenti superiori corretti per il rischio. Crediamo anche che la nostra responsabilità sia di creare benessere, oltre che ricchezza. Ciò si riflette chiaramente nella nostra visione e missione: anteporre il profitto a questioni come il cambiamento climatico può condurre a risultati finanziari migliori nel breve periodo, ma una strategia di questo tipo potrebbe avere prospettive di lungo termine meno favorevoli ed essere sempre meno accettabile sul piano sociale.

Con l’introduzione del Regolamento relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (SFDR) dell’UE il 10 marzo, l’investimento sostenibile è destinato a diventare più regolamentato che mai nei 27 Stati membri dell’UE. L’SFDR mira a rendere il profilo di sostenibilità dei fondi più comparabile e meglio compreso dagli investitori finali, utilizzando metriche predefinite per le caratteristiche ambientali, sociali e di governance (ESG) utilizzate nel processo di investimento.

Nel concreto, i requisiti addizionali imposti agli investitori che offrono fondi sostenibili comprendono la segnalazione degli “effetti negativi sulla sostenibilità” a livello di soggetto giuridico e di prodotto finanziario. Ciò significa essenzialmente che i fondi devono considerare, e successivamente segnalare, le esternalità negative che possono derivare da un investimento in una specifica impresa o, in ultima analisi, dalla composizione generale di un portafoglio.

Il concetto di effetto negativo non è quindi una novità, ed è da tempo integrato da Robeco in tutti i suoi approcci d’investimento. Con l’SFDR viene proposto un nuovo quadro di riferimento, e Robeco inizierà a considerare i principali effetti negativi (Principal Adverse Impact, o PAI) a partire da giugno. Con questo termine si intendono “gli effetti negativi significativi o probabilmente significativi sui fattori di sostenibilità che sono causati, aggravati o direttamente collegati alle decisioni d’investimento e alla consulenza effettuate dal soggetto giuridico.”

Identificazione degli effetti negativi

Seguendo il quadro introdotto dall’SFDR nel 2020, Robeco ha individuato i punti di dati che servono per acquisire le metriche necessarie, basandosi sui dati tratti dell’S&P Corporate Sustainability Assessment. Per ognuno degli indicatori obbligatori, Robeco ha sintetizzato la metodologia per misurare questi indicatori e ha sviluppato un prototipo per valutare gli effetti di tutti i propri fondi. Abbiamo quindi sviluppato uno strumento di screening interno che ci ha permesso di valutare la performance dei fondi rispetto agli indicatori PAI.

Al fine di assicurare l’attuazione tempestiva della normativa, l’implementazione iniziale dello screening e la successiva mitigazione dei PAI da parte di Robeco si sono basate sull’SFDR di livello 1 che è stato pubblicato nel novembre 2019. Nel febbraio 2021 l’UE ha poi pubblicato le norme tecniche di regolamentazione (NTR) relative all’SFDR, che forniscono ulteriori indicazioni sul contenuto, le metodologie e la presentazione delle informative necessarie.

Nei prossimi mesi, il nostro strumento di screening degli effetti negativi sarà allineato con i criteri stabiliti nell’SFDR di livello 2, comprese le modifiche necessarie per conformarsi agli standard rivisti. Nei mesi a venire, saranno apportate modifiche in conformità con le definizioni riviste e ampliamenti in relazione ai PAI immobiliari e nazionali.

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Attribuzione di priorità agli effetti negativi

In linea con la classificazione dei fondi delineata nell’SFDR, Robeco darà priorità agli indicatori PAI per strategia, utilizzando gli standard forniti nelle NTR. La prioritizzazione dei PAI dovrebbe seguire le priorità ESG e gli obiettivi di sostenibilità dei fondi, e soddisfare la nostra aspettativa generale che le imprese si impegnino a rispettare i principi di buona governance delineati nella nostra politica di stewardship.

A livello di soggetto, ciò significa che descrizioni più dettagliate degli effetti prodotti dalle società in portafoglio saranno fornite nella dichiarazione PAI aggiornata entro il giugno 2021; la performance in termini di PAI a livello di soggetto giuridico sarà comunicata per la prima volta nel giugno 2022. A livello di prodotto, maggiori informazioni sul modo in cui i fondi sostenibili considerano i PAI saranno contenute nel prospetto e nei documenti contenenti le informazioni chiave per l’investitore (KIID) pubblicati entro il gennaio 2022. A partire da gennaio 2023, la performance dei fondi rispetto agli indicatori e una descrizione dei PAI presi in considerazione saranno forniti nell’ambito del regolare reporting sui fondi.

Affrontare gli effetti: un duplice approccio

Identificare gli effetti negativi è una cosa: affrontarli e mitigarli il più possibile è un’altra. A tale scopo, Robeco utilizza una vasta gamma di metodi che vanno dall’uso di punteggi ESG all’applicazione del voto per delega e dell’engagemen con le aziende. Questi metodi sono descritti nella nostra politica di sostenibilità e nella nostra politica di stewardship.

Oltre al lavoro mirato a mitigare questi effetti a livello di singole strategie, Robeco ha anche assunto diversi impegni per contribuire a ridurre gli effetti negativi nel tempo. Ad esempio, nel dicembre 2020 si è impegnata ad azzerare le emissioni nette di gas serra nelle totalità delle sue masse in gestione entro il 2050, in linea con l’obiettivo di neutralità carbonica fissato dalla stessa UE.

All’inizio dello stesso anno, Robeco ha anche annunciato di aver firmato il Finance for Biodiversity Pledge (FBP), che chiede ai leader mondiali di invertire la perdita di biodiversità nel corso dell’attuale decennio. L’FBP chiede inoltre agli investitori di impegnarsi a collaborare, a ingaggiare e a valutare il proprio impatto sulla biodiversità, fissando obiettivi e riferendo i risultati raggiunti sul fronte della biodiversità al più tardi entro il 2024.

Per maggiori informazioni, la nostra Dichiarazione sui principali effetti negativi è disponibile su Robeco.com.

SFDR regulation

SFDR is an evolving set of EU rules aiming to create a level playing field for how sustainable investment strategies are classified by asset managers. It helps to clarify the definition of a ‘sustainable fund’ and combat the growing threat of greenwashing.


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