31-10-2023 · Visione

L’IA incontra gli si: utilizzare l’intelligenza artificiale per gli investimenti sostenibili

L’intelligenza artificiale viene acclamata come il più grande progresso del XXI secolo – ma può aiutare la sostenibilità? Secondo l’esperto di quantistica Mike Chen, sì. Egli ritiene che l’IA possa segnare una svolta, come avvenne a suo tempo con l’allunaggio, nella ricerca di soluzioni dei maggiori problemi del mondo.

Il principale ostacolo all’incontro tra IA e SI deriva dalla natura dell’intelligenza artificiale, che è sostanzialmente un algoritmo informatico operante nello spazio digitale/virtuale, a differenza degli investimenti sostenibili che sono in buona parte rappresentati da elementi fisici, come la costruzione di turbine eoliche o la protezione della biodiversità.

L’apprendimento automatico si basa fondamentalmente sull’individuazione di modelli. Il computer estrapola i dati per individuare le anomalie, capire dove poter identificare aree di efficienza e, infine, prevedere le tendenze future. Un uso semplice di questo tipo consiste nel testo predittivo ”a completamento automatico” utilizzato nella messaggistica degli smartphone, che impara dalle abitudini di digitazione dell’utente, o i rilevatori di spam nei programmi di posta elettronica.

Sono algoritmi attualmente confinati al mondo digitale che, tuttavia, presentano un enorme potenziale di applicazione negli SI, afferma Chen, Head of Alternative Alpha Research di Robeco. I settori di potenziale utilizzo sono, ad esempio, la modellazione del clima, il rilevamento delle aree di deforestazione, il progresso dell’assistenza sanitaria, l’istruzione e il conseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG).

Di fatto, le sue applicazioni riguardano l’intero spettro ambientale, sociale e di governance (ESG), aggiunge Chen. Ed è abbastanza facile iniziare dalla ”E” di ambiente (Environment).

E: Salvaguardare l’ambiente

“Il cambiamento climatico è una delle maggiori sfide per l’umanità”, sostiene Chen. “Il programma Apollo, che ha fatto atterrare per la prima volta un uomo sulla Luna, ha rappresentato una sfida enorme che è stata vinta solo attraverso l’impegno di un esercito di scienziati e ingegneri d’intesa con il governo. Per il clima è lo stesso: è necessario che il governo prenda l’iniziativa, ma anche che scienziati, accademici e ONG facciano la loro parte.”

“L’intelligenza artificiale è in grado di rilevare modelli complicati in insiemi di dati molto grandi nella modellazione del clima globale. Probabilmente è questo il fattore di maggior aiuto. L’IA può osservare le correnti oceaniche e la loro rifrazione solare nell’atmosfera o le correnti a getto: è tutto un grande sistema interconnesso.”

“Se si dispone di foto satellitari o di foto da drone di foreste pluviali o di altre aree protette, l’IA può essere utilizzata anche per analizzare i modelli, individuare le anomalie e rilevare le attività illegali.”

Sviluppare le energie rinnovabili

Chen ritiene che l’IA possa anche svolgere un ruolo indiretto nello sviluppo di energia rinnovabile e magari riuscire a compensare le proprie emissioni generate durante l’addestramento e l’impiego degli algoritmi di IA. L’uso dei computer è responsabile del 2% di tutta la CO2 globale, ovvero più dell’industria del trasporto aereo. Attualmente, la maggior parte dell’IA è resa possibile dal consumo di combustibili fossili.

“L’apprendimento automatico e l’elaborazione del linguaggio naturale (NLP) non sono in grado di costruire fisicamente una turbina eolica”, aggiunge. “Prima di realizzarla, bisogna decidere dove collocarla, come costruirla, quale tecnologia utilizzare e quali sono i vantaggi e le criticità immaginabili. È necessario sapere che tipo di generatore o di magneti inserire nei motori delle turbine eoliche. Si tratta di un’analisi piuttosto complicata che l’IA può aiutare gli esseri umani a ottimizzare.”

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Costruire turbine eoliche: l’intelligenza artificiale può aiutare a massimizzarne l’efficienza.

Un ulteriore problema deriva dal mancato funzionamento delle turbine eoliche quando non c’è vento e dall’assenza di energia solare durante la notte. È pertanto necessario stoccare elettricità di riserva durante i periodi di inattività. La costruzione di una nuova rete impegna fino al 30% degli investimenti necessari per raggiungere l’azzeramento delle emissioni nette entro il 2050.

“Dobbiamo creare una sorta di sistema di batterie, perché l’energia rinnovabile non è affidabile come i combustibili fossili”, afferma Chen. “Quindi, qual è il posizionamento ideale di queste batterie? Come si costruisce una rete di batterie ottimale? Soddisfare la domanda di energia della società e ovviare alla natura sporadica e periodica della generazione di energia rinnovabile sono solo alcune delle tante questioni in cui l’IA può dare una mano.”

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Ricerche su Google

Un esempio pratico ci viene dai centri dati di Google, dove i giganteschi server utilizzati per elaborare i prodotti Google, come i motori di ricerca, Gmail e YouTube, generano molto calore. Allo stesso modo, queste stesse apparecchiature devono essere raffreddate con refrigeratori che consumano energia. Un programma di intelligenza artificiale creato da DeepMind, una società controllata da Google, ha utilizzato l’apprendimento automatico nel tentativo di mitigare il proprio impatto ambientale. 1

Il programma DeepMind ha raccolto i dati storici di migliaia di sensori all’interno del data center, come le temperature e le velocità delle pompe di raffreddamento, per inserirli in un insieme di reti neurali. Poi sono stati aggiunti i fattori di utilizzo dell’energia in modo che la macchina potesse prevedere la temperatura futura del data center nell’ora successiva. In questo modo si potrebbe calcolare l’energia ottimale necessaria per mantenere tutto correttamente raffreddato.

Come risultato, il programma ha ottenuto una riduzione del 40% dell’energia per il raffreddamento e un taglio del 15% dei costi generali futuri di efficientamento del dispendio energetico. Google ha pianificato applicazioni future di questa tecnologia, tra cui la riduzione dell’uso di energia nella produzione di semiconduttori e il risparmio nell’uso dell’acqua.

Misurazione della temperatura

Più in generale, la tecnologia di DeepMind può essere utilizzata in case, uffici e fabbriche per studiare i livelli di occupazione e massimizzare l’efficienza energetica. Così come i sensori possono spegnere le luci se non rilevano la presenza di qualcuno nelle vicinanze, l’apprendimento automatico incorpora i livelli di calore corporeo rilevati per determinare i momenti in cui è necessario alzare o abbassare il riscaldamento o l’aria condizionata. Dispositivi intelligenti come Alexa di Amazon fanno una cosa simile nelle abitazioni. 2

Altri utilizzi includono il supporto alla crescita delle auto elettriche, con programmi di navigazione abilitati all’intelligenza artificiale che apprendono dove sono state installate nuove stazioni di ricarica per aiutare il conducente a trovare la più vicina. Il suo utilizzo maggiore ha riguardato lo sviluppo di auto a guida autonoma, sia a benzina che elettriche, dove la macchina acquisisce la topografia locale, le condizioni di guida e le installazioni dei semafori per navigare in città in modo sicuro.

S: Migliorare l’assistenza sanitaria e l’istruzione

L’utilizzo dell’IA nella sfera sociale dell’ESG riguarda principalmente le sue applicazioni nell’assistenza sanitaria e nell’istruzione, come la ricerca di una cura per il cancro, l’ingegneria molecolare o la facilitazione dell’istruzione personalizzata. L’IA potrebbe anche ridurre i costi dell’assistenza sanitaria nelle parti del mondo in cui è carente, poiché una macchina può estenderla e renderla più economica.

“Vivo a Boston, uno dei poli biotecnologici mondiali”, dice Chen. “Le persone coinvolte nell’industria biotecnologica mi dicono che stanno usando molto l’IA nella progettazione di farmaci e nella scoperta di terapie come l’mRNA. Stanno impiegando l’intelligenza artificiale per aiutare a simulare gli effetti dei farmaci su varie patologie.”

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Sostenere i progressi della sanità

“Quindi integra già il processo di ricerca e sviluppo nel simulare come i vari processi o meccanismi biologici reagiscono e interagiscono con le varie terapie. Le applicazioni sono numerosissime. È a un passo dal trovare soluzioni a malattie che affliggono l’umanità da molto tempo.”

Un uso validato riguarda i test sul cancro che cercano marcatori proteici o indicatori di determinate anomalie. Se un paziente presenta un determinato marcatore proteico in una cellula del sangue, gli algoritmi di riconoscimento di pattern possono confrontarlo con altri marcatori per individuare le anomalie, con un livello di precisione superiore a quello dei medici in carne e ossa.

Rendere accessibile l’assistenza sanitaria

In tal modo si riescono anche a velocizzare enormemente i tempi di diagnosi, che per malattie potenzialmente letali come il cancro possono essere fondamentali per determinare se il tumore è curabile in tempo. Ma forse l’uso più importante dell’IA consiste nel rendere accessibile l’assistenza sanitaria.

“Il motivo per cui si deve attendere così tanto per la visita di un medico è che il loro numero è insufficiente, ed è qui che l’intelligenza artificiale può fare un’enorme differenza”, afferma Chen. “I medici, per la maggior parte, osservano i sintomi e poi usano le loro conoscenze per identificare le probabili cause. Eseguono diagnosi e test sui pazienti e poi interpretano i test. Molte di queste attività possono essere completamente automatizzate.”

Ciò potrebbe rivelarsi immensamente utile per le persone che vivono in villaggi remoti e nei paesi in via di sviluppo e di frontiera, dove l’assistenza medica non è sempre facilmente disponibile o è troppo costosa da fornire con i mezzi tradizionali. Il paziente segnala i suoi sintomi e i dati vengono elaborati in una città vicina, da dove vengono organizzate e inviate le cure.

Ma vi fidereste di un robot?

Ma qui sta il primo grande problema dell’IA: cosa succede se si sbaglia? E vi fidereste più di un robot, o di qualcuno in camice bianco, per la vostra diagnosi? “L’intelligenza artificiale potrebbe sbagliare, naturalmente, ma anche i medici umani possono sbagliare le diagnosi”, osserva Chen.

“Naturalmente siamo abituati a fidarci di più delle persone che di un robot, ed è giusto che sia così. Non dico che l’IA possa sostituire gli esseri umani, ma può almeno aumentare gli specialisti umani e svolgere gran parte del lavoro preliminare.”

E chi si potrebbe citare in giudizio in caso di errore della macchina, visto che non si possono intraprendere azioni legali contro un computer? Il problema non sussiste, poiché un paziente potrebbe semplicemente agire contro il fornitore di assistenza sanitaria o l’assicuratore, nello stesso modo in cui lo faceva prima. “C’è ancora un quadro giuridico generale garantito dal sistema sanitario e dal governo per porre rimedio ai reclami”, aggiunge Chen. “Non cambierà anche se dovesse cambiare il sistema diagnostico.”

Rivoluzionare l’istruzione

Oltre all’assistenza sanitaria, l’IA potrebbe rivoluzionare anche l’istruzione, migliorando l’accesso per tutti allo stesso modo. “La conoscenza è probabilmente la nostra risorsa nazionale più preziosa”, afferma Chen. “Ma sviluppare le conoscenze di una popolazione attraverso un’istruzione di alta qualità è molto costoso perché richiede attenzioni personalizzate.”

“Ogni bambino è diverso e ogni bambino impara in modo diverso. Ma come si fa a soddisfare questa esigenza? Si tratta di fornire l’accesso sia nelle grandi città, dove è necessaria una personalizzazione, sia in luoghi remoti, dove si tratta solo di garantire un accesso di base.”

“Le persone temono un uso improprio dell’IA, come usare ChatGPT per scrivere una tesi di laurea al posto dello studente, ma credo che i benefici offerti dall’IA nell’istruzione siano enormi. Le scuole private riescono a offrire un’attenzione più personalizzata o su misura, mentre le scuole pubbliche non dispongono delle risorse necessarie. Con l’IA possiamo uniformare le regole del gioco e aumentare l’uguaglianza.”

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Rendere l’istruzione disponibile a tutti

Le macchine possono già creare programmi educativi personalizzati per insegnare ai bambini una didattica su misura, anziché assumere un approccio generalizzato, anche se principalmente nel mondo sviluppato. Oggi molte scuole stanno investendo per dotare i bambini di iPad al fine di concentrarsi e personalizzare l’apprendimento, anziché cercare di assumere più insegnanti per classi sempre più numerose.

In termini generali, per la “S” di ESG, l’IA potrebbe rivelarsi utile – o addirittura fondamentale – per il raggiungimento di molti degli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Tra questi, quelli rivolti all’ambiente come l’SDG 13 (Lotta contro il cambiamento climatico), quelli che cercano di migliorare l’assistenza sanitaria come l’SDG 3 (Salute e benessere), e gli obiettivi rivolti all’apprendimento come l’SDG 4 (Istruzione di qualità) o alle disuguaglianze, guidati dall’SDG 5 (Parità di genere) e dall’SDG 10 (Ridurre le disuguaglianze).

G: Utilizzo nell’azionariato attivo

Come si esprime la potenza di fuoco dell’IA nella governance? Robeco sta sviluppando dei programmi che aiutano a districarsi tra miliardi di frammenti di dati provenienti dalle aziende per identificare degli schemi utili a elaborare politiche di azionariato attivo.

L’azionariato attivo richiede un’analisi delle capacità aziendali nell’assumere decisioni di voto o nell’ideare una strategia di engagement in caso di problemi. A questo segue l’interazione umana con i rappresentanti aziendali durante la fase successiva di dialogo.

“L’uso dell’IA può quindi aiutare i professionisti della stewardship a focalizzare meglio le loro analisi e rendere più efficienti le loro attività di contatto con le aziende”, afferma Michiel van Esch, Head of Voting di Robeco. “Sempre più spesso l’intelligenza artificiale può aiutare a svolgere il lavoro di preparazione, a raccogliere dati, a rendere più efficiente la rendicontazione e a rilevare i cambiamenti nelle comunicazioni aziendali.”

E poiché le macchine sono molto brave a identificare i valori anomali in grandi volumi di dati, l’IA può anche aiutare a garantire la compliance e l’audit in un’azienda. La sua capacità di consentire ai funzionari della Compliance di individuare tratti umani indesiderati è stata recentemente parodiata in una vignetta su Alex, un finto banchiere d’investimento della City di Londra, apparsa sul quotidiano Daily Telegraph. 3

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Dalla macchina della verità allo slang cinese

Questa capacità di prevedere gli schemi delle emozioni umane non è nuova: è stata a lungo utilizzata nei test poligrafici per rilevare se qualcuno sta mentendo. Una volta Chen lo ha utilizzato per creare un dizionario in evoluzione del gergo cinese degli investimenti.

Gran parte del mercato delle azioni A cinesi è guidato dal sentiment degli investitori retail meno sofisticati. È stato impiegato un programma di elaborazione del linguaggio naturale (PNL) per leggere i blog di investimento in lingua cinese, dove si fa largo uso di gergo quando si parla nel vernacolo locale, per capire meglio quali azioni erano favorite e perché. 4

“Come nel caso dello slang cinese, la PNL è in grado di capire il sentiment espresso per accorgersi se una persona è molto vaga o molto concreta”, spiega Chen. “Stiamo gestendo un progetto per riconoscere l’ambientalismo di facciata con queste modalità.”

L’ascesa delle macchine

Ma il vero problema non è tanto come l’IA potrebbe migliorare la governance aziendale o individuare l’ambientalismo di facciata, quanto piuttosto come viene governata la tecnologia stessa. Il timore è che diventi senziente e sviluppi una coscienza che minacci l’umanità. Potrebbe mai diventare una forma di vita? A marzo, alcuni leader del mondo tecnologico, fra cui Elon Musk, hanno addirittura chiesto di sospendere i lavori sull’IA per sei mesi, in attesa di conoscere tutti i rischi. 5

L’idea di un’intelligenza artificiale che si solleva contro i suoi creatori umani è un ottimo spunto per un film, ma può essere tranquillamente relegata al mondo di Hollywood, a detta sia di Chen che di un esperto riconosciuto di difesa globale – ovvero il Pentagono. “Credo possibile che una ’intelligenza artificiale generale’, o AGI, divenga senziente, ma certamente non in questo momento”, dice Chen.

“Da decenni si parla di caricare la coscienza umana in una sorta di struttura informatica e di fare cose come trasformare i sogni in audiovisivi. Ma nessuno ha mai capito come farlo.”

Nessun vaso di Pandora

Questa convinzione che le macchine non si ribelleranno a noi è stata ribadita dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, che ha lanciato la “Taskforce Lima” per studiare la sicurezza degli ultimi sviluppi dell’IA nel caso in cui diventino una minaccia per l’umanità. Ma non dobbiamo fasciarci la testa prima di rompercela, sostiene il dottor Craig Martell, capo dell’intelligence digitale del Pentagono.

“Non è né una panacea né il vaso di Pandora”, ha affermato durante un’intervista a una fiera di armi a Londra in settembre. 6 “Il valore di questa tecnologia dipenderà completamente dalla quantità e dalla qualità dei dati in nostro possesso. Essa poggia in parte considerevole su dati non strutturati né etichettati. Non sono informazioni, è rumore.”

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Il Pentagono usa l’intelligenza artificiale solo per scrivere comunicati

Martell ha affermato che l’intelligenza artificiale è attualmente troppo inaffidabile per essere utilizzata nel Dipartimento della Difesa, “se non per scrivere la prima bozza di un comunicato”. Tuttavia, Vladimir Putin ha dichiarato che la nazione che riuscirà a dominare l’IA “governerà il mondo” e la Cina sta sviluppando apertamente applicazioni militari per questa tecnologia, il che ha portato il Congresso degli Stati Uniti a chiedere che il Pentagono padroneggi l’IA prima che ci riescano i nemici dell’America.

Si muove alla velocità della luce, ma noi non facciamo altrettanto

Inoltre, non dobbiamo pensare che l’IA possa introdurre elementi di fantascienza come la velocità della luce o il viaggio nel tempo, spiega Chen. “Certe cose sono una costante, ci sono costanti fisiche universali”, aggiunge. “Non credo ancora possibile vincere le leggi della fisica.”

“Ciò che sorprende è la velocità dei progressi dell’IA: sembra che ogni giorno esca una nuova innovazione. L’ultima novità è che l’intelligenza artificiale è in grado di leggere il codice di un computer o un foglio di calcolo e di dirvi cosa sta facendo a parole. È davvero incredibile.”

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Deepfake: il lato oscuro della forza

La regolamentazione potrebbe essere al centro delle iniziative volte a fermare qualsiasi minaccia – reale o immaginaria – rappresentata dall’IA. Uno degli abusi noti della tecnologia è il “deepfake”, ovvero la creazione di video, immagini e discorsi spaventosamente realistici.

Molte persone non riescono a distinguere l’IA dalla realtà. È accaduto nell’ottobre 2023 per creare una voce affinché sembrasse che il leader del principale partito laburista di opposizione del Regno Unito, Sir Keir Starmer, stesse imprecando contro un collega. La notizia è stata ampiamente diffusa sui social media, raccogliendo 1,5 milioni di visualizzazioni sulla piattaforma X (ex Twitter), prima di essere smascherata come un deepfake. 7

“È come qualsiasi altra cosa: ci sono aspetti positivi e negativi”, commenta Chen. “Prendiamo Internet: può essere usato per finalità buone o cattive. Nel complesso, Internet ha avuto un enorme impatto positivo per le persone. Ci permette di comunicare molto più facilmente, ha ridotto le barriere di accesso alle informazioni e ci ha portato il commercio elettronico. Ma ci sono anche molte cose negative, come le truffe nell’e-commerce, i predatori online, gli abusi sui social media e la diffusione istantanea della disinformazione.”

“La capacità di creare deepfake convincenti o verità alternative rappresenta innegabilmente un problema enorme. Ma tutto dipende dalle persone che lo usano, e non credo che riusciremo mai a eliminare le persone che fanno cose sbagliate.”

“Più che in bianco o in nero, il quadro appare ricco di sfumature di grigio. Tutto dipende dalla cultura, dal contesto e dai diversi sistemi di valori. La stampa 3D è fantastica finché qualcuno non la usa per fabbricare una pistola.”

Nessuna opzione nucleare

Secondo Chen, l’avvento delle armi nucleari, che non sono mai state utilizzate da quando sono state sganciate sul Giappone nel 1945 – nonostante la loro proliferazione globale – dimostra che l’umanità è in grado di gestire minacce che potrebbero portare alla sua stessa distruzione.

“Penso che l’umanità abbia la capacità di regolare l’IA per evitare un esito catastrofico”, afferma Chen. “Sono cautamente ottimista sul fatto che le persone troveranno un modo di regolamentarla.”

Quel che conta davvero, però, è che i governi del mondo lavorino di concerto, proprio come nel caso del cambiamento climatico. “Abbiamo bisogno di una leadership comune, che di questi tempi potrebbe risultare ardua, ma è necessario un qualche tipo di quadro globale, come si è visto con l’Accordo di Parigi, per ottenere una sorta di regime normativo unificato”, aggiunge.

A suo dire, anche per questo servono dei limiti se si vuole che gli incredibili progressi finora registrati con l’IA continuino, in modo che la regolamentazione non soffochi l’innovazione. Praticamente tutti i progressi tecnologici dell’ultimo mezzo secolo, dall’avvento degli smartphone al più recente sviluppo dei vaccini contro il Covid, sono stati guidati dalla logica del profitto nel settore privato.

Da qui possiamo ambire alla luna

Tuttavia, vi saranno sempre dei contraccolpi. I motori a vapore hanno sostituito l’energia dei cavalli, con grande dispiacere dei fabbri, mentre i media digitali hanno ucciso i giornali, le videocassette e la maggior parte dell’industria delle pellicole cinematografiche. Ma anche il progresso tecnologico ha i suoi limiti: nonostante il primo sbarco sulla Luna sia diventato il più grande risultato dell’umanità, da allora nessuno vi ha più messo piede e non siamo certo vicini alla colonizzazione di altri pianeti.

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE nel complesso può essere descritta al meglio come una tecnologia trasformativa in attesa di un proficuo utilizzo finale, esattamente allo stesso modo in cui l’elettricità costituisce il mezzo per alimentare qualsiasi cosa, dall’illuminazione domestica all’asciugacapelli, o qualsiasi futuro progetto lunare.

“L’IA entusiasma non solo per ciò che può fare in sé, ma anche per ciò che rende possibile e amplifica e per ciò che è in grado di realizzare insieme ad altre innovazioni, proprio come ha fatto l’elettricità”, afferma Chen.

“La macchina a vapore era in definitiva un dispositivo per risparmiare lavoro; l’IA può portarci al livello successivo migliorandosi costantemente, come implica l’apprendimento automatico.”

“Dobbiamo solo assicurarci di controllarlo... per evitare che finisca per controllare noi.”