Nel 2023 gli sviluppi macroeconomici e le decisioni delle autorità economiche hanno causato grossi sbalzi di umore tra gli investitori. Il timore che un’inflazione sostenuta per un periodo prolungato potesse condurre a una recessione ha lasciato il posto, verso fine anno, all’ottimismo riguardo a un atterraggio morbido. Accogliamo con favore le indicazioni fornite dal Presidente della Federal Reserve Powell in merito alla possibilità di svariati tagli dei tassi nel 2024, purché questo avvenga per il giusto motivo, ossia per il fatto che l’inflazione viene riportata sotto controllo, e non perché la Fed sa qualcosa che i mercati ignorano. Seguiamo con attenzione il modo in cui gli effetti dei rialzi dei tassi d’interesse iniziano a propagarsi nell’economia reale. Negli Stati Uniti le morosità sulle carte di credito sono in rapido aumento, il numero di fallimenti è in rialzo, come in Europa, e poche aziende possono vantare una crescita dei ricavi superiore alle attese. Anche i dati sul settore degli autotrasporti, di solito un buon indicatore anticipatore dell’attività economica futura negli Stati Uniti, mostrano segni di debolezza. Questa situazione impone di muoversi con cautela, e noi selezioniamo i titoli di conseguenza.
Al tempo stesso, gli investitori con un orizzonte di lungo termine si accorgono che i progressi tecnologici diventano ogni giorno più rapidi, dando sempre maggiore impulso alla crescita della produttività. Stiamo arrivando alla parte più ripida della curva tecnologica. Il ritmo del cambiamento osservato negli anni della “Internet economy”, dal 1995 al 2020, potrebbe sembrarci piuttosto lento rispetto ai progressi che vedremo nel prossimo decennio. Inoltre, la COP 28 di Dubai ha recentemente dimostrato che la transizione energetica è ancora un motore importante e che si appresta a generare straordinarie opportunità di investimento. Queste tendenze si riflettono anche nei nostri portafogli.
Inoltre, siamo convinti sostenitori dei vantaggi di un investimento nei mercati emergenti. In questo Outlook trimestrale spieghiamo perché, a nostro avviso, molte economie emergenti presentano una maggiore solidità macroeconomica rispetto al mondo sviluppato e una posizione di forza in importanti settori in espansione. Le strategie di Robeco incentrate sui mercati emergenti offrono diversi modi per costituire o calibrare un’esposizione al fine di beneficiare di un ribilanciamento a lungo termine verso le economie più dinamiche del mondo.
Grazie per aver letto fin qui; godetevi i festeggiamenti di fine anno e arrivederci nel 2024!
Nota in calce
1 Fonte: Morningstar, Robeco Performance Management
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