05-09-2024 · Visione

Vale ancora la pena di considerare il credito investment grade?

Dall’inizio dell’anno continuiamo a evidenziare le opportunità offerte dai titoli corporate investment grade e cross-over (rating BB) di alta qualità, sottolineando come l’aumento significativo dei rendimenti abbia consentito agli investitori di guadagnare un reddito apprezzabile. Arrivati alla seconda metà dell’anno, in che situazione ci troviamo?

    Relatori

  • Erik Keller - Client Portfolio Manager

    Erik Keller

    Client Portfolio Manager

  • Matthew Jackson - Portfolio Manager

    Matthew Jackson

    Portfolio Manager

Inflazione, tagli dei tassi e ricomparsa della diversificazione in obbligazioni

Storicamente le obbligazioni hanno svolto una funzione di diversificazione rispetto ad asset class più rischiose come le azioni e le materie prime. Tuttavia, nel 2022 questa relazione è venuta meno, poiché sia le azioni che le obbligazioni hanno subito una significativa flessione a causa dell’impennata dell’inflazione e dei successivi rialzi dei tassi. Come mostra il grafico in basso, nelle fasi di inflazione in calo le correlazioni tra azioni e obbligazioni sono in genere negative, permettendo alle seconde di riacquistare i loro vantaggi sul piano della diversificazione. Di recente abbiamo assistito a un ritorno di questa dinamica. Con l’avvio dei tagli dei tassi delle banche centrali e la discesa dell’inflazione core al di sotto del 3%, le correlazioni tra azioni e obbligazioni dovrebbero ritornare in territorio negativo. Inoltre, le obbligazioni di alta qualità torneranno a favorire la diversificazione dei portafogli.

All’inizio di agosto 2024 le azioni hanno subito un sell-off a causa dell’indebolimento dei dati sul mercato del lavoro statunitense e dei rischi geopolitici, mentre gli investimenti obbligazionari di alta qualità, come i Treasury USA e i titoli corporate investment grade, hanno registrato performance positive a fronte del calo dei rendimenti sovrani statunitensi.

Il credito investment grade, con la sua esposizione alla duration, ha un elemento di diversificazione incorporato. In altre parole, per quanto gli spread dei titoli corporate possano ampliarsi in risposta a dati economici deludenti o episodi di volatilità, il credito investment grade beneficia notevolmente di una diminuzione dei tassi di interesse, che ne protegge i rendimenti totali.

Correlazione tra azioni e obbligazioni

Correlazione tra azioni e obbligazioni

Fonte: Robeco, Bloomberg, al 31 luglio 2024. Dati mensili a partire dal 1973. Correlazioni calcolate per i mercati azionari e obbligazionari statunitensi. PCE core: US Personal Consumption Expenditure Core Price Index.

Perché non limitarsi ai Treasury USA?

Se è vero che i rendimenti sono diventati più interessanti e se si prevede che l’obbligazionario di alta qualità svolgerà una migliore funzione di diversificazione in futuro, perché non investire in obbligazioni governative come i Treasury USA anziché nel credito investment grade, visto che questi titoli offrono già un rendimento appetibile? La risposta risiede nella performance a lungo termine del credito investment grade, che dipende non tanto da quando si investe, ma da quanto tempo si rimane investiti. Su un orizzonte di lungo periodo il credito investment grade tende a generare rendimenti totali superiori a quelli delle obbligazioni governative. Ad esempio, il credito investment grade globale ha prodotto un rendimento totale annuo del 3,6% negli ultimi 24 anni (2000-2023)1, a fronte di una media del 2,9% per i titoli di Stato globali.2 Negli ultimi cinque anni il credito investment grade globale ha sovraperformato le obbligazioni governative globali dell’1% in media all’anno.

Il nostro scenario di base prevede una crescita globale in rallentamento senza tuttavia una recessione, una disinflazione continua e una svolta delle banche centrali verso politiche meno restrittive. Questa combinazione di fattori crea un contesto favorevole per l’obbligazionario di alta qualità in generale e per il credito investment grade in particolare. Nello scenario descritto, gli investitori possono beneficiare sia di un rendimento interessante che di un differenziale positivo di rendimento rispetto ai titoli di Stato, e forse anche di un’ulteriore compressione degli spread creditizi. Se le nostre previsioni si rivelassero errate e si registrasse un significativo indebolimento della crescita o una recessione, con il conseguente allargamento degli spread creditizi, una risposta probabilmente più aggressiva delle banche centrali provocherebbe un rally delle obbligazioni governative, che proteggerebbe i rendimenti totali dei titoli corporate investment grade.

Eccellere nel mercato di oggi

Anche il quadro tecnico è favorevole, con una domanda di credito che si conferma robusta in quanto gli investitori cercano di assicurarsi i rendimenti elevati offerti dai titoli corporate. In assenza di un grande shock, non c’è motivo di credere che gli spread creditizi registreranno prossimamente un aumento significativo. I fondamentali societari degli emittenti investment grade sono molto solidi. Il recente ciclo di rialzi dei tassi da parte delle banche centrali non ha causato grandi problemi come in passato, poiché gli emittenti investment grade hanno gestito il proprio indebitamento in modo proattivo ed emesso debito a rendimenti contenuti approfittando dei tassi ridotti prevalenti durante la pandemia. Pertanto, questi emittenti si confrontano con oneri finanziari gestibili.

Infine, prevediamo una maggiore dispersione nei mercati del credito, che rappresenta una buona notizia per i gestori obbligazionari attivi e preparati. Focalizzandosi sulla selezione di titoli corporate di alta qualità, i gestori possono identificare gli emittenti resilienti, evitare potenziali insidie e cogliere interessanti rendimenti corretti per il rischio, assicurando che il credito investment grade rimanga un’opzione valida anche nelle fasi di incertezza.

Note in calce

1 Misurato dal Bloomberg Global Aggregate Corporate Total Return Index (con copertura in EUR)
2 Misurato dal Bloomberg Global Aggregate Government Bond Total Return Index (con copertura in EUR)


Risposte a nove importanti domande sul credito